mercoledì 17 gennaio 2018

Carcere auto gestito?

 
L’antropologo-teosofo Bernardino del Boca , nel corso di una sua conferenza ,disse che quando nel 1946  si trovò in Thailandia riscontrò che in quel paese le carceri erano quasi vuote. I pochi carcerati erano visitati da monaci buddisti i quali svolgevano il loro servizio  con lo scopo di capire anche i motivi più reconditi che avevano portato quelle persone ad infrangere la legge. Il giudice supremo René  Guyon, diventato amico di B. del Boca, dopo ver ascoltato il risultato delle ricerche dei monaci,  decideva  se scarcerare o meno quelle persone. Ma, aggiunse B. del Boca,  dopo la guerra del Vietnam la situazione  peggiorò notevolmente. La  guerra scatenò la paura anche  fra la popolazione  thailandese, conseguentemente   si  sono divulgate   prostituzione  - prima vi era un certa libertà  raramente mercificata –  droghe ecc., e  sono aumentati  i reati di ogni genere. Forse anche nelle nostre carceri si dovrebbero ricercare le cause più recondite  ma ancora non si usano le ricerche più avanzate che consentirebbero di capire che a monte di alcuni atteggiamenti delinquenziali esistono dei traumi emotivi profondi.
Il dr. R. G. Hamer dedica alcune pagine del suo libro “Testamento per una Nuova Medicina” sull’”insorgenza di crimini spontanei ovvero di reati”( da pag. 989 a pag. 1022). Da pag. 990: “Nessuno conosceva la causa effettiva per il verificarsi di reati spontanei (al contrario di crimini da tempo premeditati, per esempio politici, economici o medici ecc.). le istituzioni non vogliono neppure conoscere le cause...”
 
  Paola Botta Beltramo