giovedì 20 luglio 2017

IL PESO INSOSTENIBILE DEL SAPERE di Enrico Montermini


Sei mesi fa ero seduto su una comoda poltrona di pelle nello spendido salotto di un pezzo da novanta del mondo accademico italiano. Appese alle pareti c'erano le locandine giganti delle sue conferenze, sulle quali erano stampate le sue foto. Alcuni suoi libri erano stati collocati con fare sapiente sul grande tavolo di cristallo vicino alla poltrona, in modo da attirare l'attenzione degli ospiti.


Si parlava della Storia del Novecento e delle tesi revisioniste sostenute nel mio libro, che lui aveva letto in anteprima.
Il luminare scandisce con solennità le seguenti parole:
- La Rivoluzione d'Ottobre è il punto di incontro tra le esigenze delle masse lavoratrici sfruttate e la dottrina marxista. Non ci sono complotti, caro Montermini.
A questo punto sbotto: - Ma ci sono le prove dei finanziamenti dei banchieri ebrei ai comunisti!
Senza perdere il suo aplomb il luminare mi risponde: - Non è vero niente!
- Come sarebbe a dire che non è vero? - chiedo io meravigliato - Lei conosce "Wall Street and the Bolshevik revolution" di Antony Sutton? Lì sono pubblicate le ricevute di pagamento dei banchieri che...
- Non conosco Sutton e non mi interessa!" - Taglia corto lui.



Dopo questo commento così lapidario tra noi cadde il gelo.
Se vi dicessi il nome di questo luminare rimarreste tutti a bocca aperta, ma questo non è importante. Ciò che conta è la serietà con la quale viene condotta la ricerca scientifica da parte degli storici italiani: "non conosco e non mi interessa!"


Enrico Montermini, 17/07/2017