venerdì 31 marzo 2017

CONSIDERAZIONI SU UN FALLIMENTO.

    A SESSANT’ANNI DAGLI ACCORDI DI ROMA.
 
Negli intenti dei fondatori, il sessantesimo anniversario degli accordi di Roma, che, in pratica, dettero il via formale al lungo e difficile processo di integrazione europea, avrebbe dovuto essere una gioiosa ricorrenza, celebrata in un’Europa oramai liberata dagli orrori e dai risentimenti dell’ultimo conflitto mondiale e proiettata verso un futuro di pace e progresso, in un contesto di generale benessere, che avrebbe irresistibilmente contaminato il mondo intero, in un continuo crescendo di consapevolezza…Mai come quest’anno, invece, quella dei festeggiamenti dell’anniversario assume la valenza di una tragica beffa. Anziché da gioiose manifestazioni, mai come ora, questo anniversario è caratterizzato da un clima di cupo pessimismo e rabbiosa contestazione. Le gioie, le speranze, lo slancio nella costruzione di una comune casa europea, sono andati infrangendosi contro qualcosa di oscuro ed imprevedibile. Quella casa europea, quel progetto federativo che ebbe in personaggi come i vari Altiero Spinelli i principali cantori, si è gradualmente trasformato in una burocratica ed oppressiva gabbia dei popoli, unita unicamente da una inutile moneta-carta di credito, il cui esoso prezzo è stato fatto pagare sulle spalle dei lavoratori di mezza Europa, tutto a detrimento del benessere delle generazioni a venire. L’Europetta delle mezze-seghe, ha, di fatto, delegato la gestione della cosa pubblica ai soliti potentati economici e finanziari, a grigi professorini di economia, nel ruolo di ligi esecutori degli ordini altrui e ad una multicolore armata di imbecilli, accomunati da un peloso solidarismo e da un buonismo d’accatto, oramai assurti al ruolo di vera e propria sifilide, di malattia corruttiva dell’animo europeo. Un ‘Europa in cui oramai non v’è né più crescita né speranza e laddove questa esiste, qualunque forma di surplus economico, in grado di aumentare il tenore di vita dei propri cittadini, va miseramente bruciata per concedere benefici, sovvenzioni e regalie a iosa a turme di migranti/invasori, accolti con uno spirito masochista e suicida, oppure, in folli spese militari, in spedizioni militari all’estero, in ossequio alle direttrici politiche anglo-americane. Già quell’ “anglo” sta lì a rammentarci quanto i nostri vicini europei d’Oltremanica contino, rispetto a noi italioti. Visto l’andazzo circense di Bruxelles, visto che Europa sempre più significa burocrazia,oppressione, ottusità, siccome non si possono difendere i mercati nazionali, siccome non si possono fare politiche di bilancio in grado di rilanciare attraverso il pubblico intervento l’economia di un paese, siccome bisogna codinamente accettare di accogliere chi, senza tanti problemi, sputa sul piatto in cui mangia, per tutti questi motivi, la perfida Albione ha detto “No” e, senza tante storie, è uscita dall’eurocirco. Se una cosa del genere l’avessero osata fare Grecia, Italia o Spagna, probabilmente la Germania buonista e solidarista di Frau Merkel, in un rigurgito di redivivo nazionalismo, non avrebbe esitato a metter su un’armata di straccioni afro-siriani e far sommergere il malcapitato paese che avesse osato un simile gesto. Ma, se l’Europa bene non sta, se il sogno europeista, ora più che mai, registra il proprio clamoroso fallimento, c’è anche chi, peggio di noi, deve fare i conti con un fallimento che sa di vero e proprio disastro. Il Terzo Mondo, tutto, ha ineluttabilmente perduto la propria scommessa con la Storia, quella con la “s” maiuscola. Le spinte irredentiste degli anni del secondo Novecento, i Paesi non Allineati, l’Autodeterminazione dei Popoli, l’Anti Occidentalismo come stile di vita, hanno perduto, in modo clamoroso, davanti alle proprie, insanabili contraddizioni. Crisi economiche, conflitti, corruzione, sia pur presenti a livello endemico, stranamente, non rappresentano la causa principale di una debacle senza precedenti. A dare il colpo mortale è stata una totale mancanza di etica comunitaria, di quello spirito di corpo, senza il quale, qualunque progetto, alla lunga, deraglia rovinosamente. Le luci dell’Occidente, le auto sfavillanti, i cellulari, i vestiti all’ultima moda, hanno avuto la meglio su qualunque altra istanza. E il peggio è che, di fronte al primo consistente segnale di crisi o di conflitto, qualunque altra motivazione è andata a farsi benedire, offrendo, invece, il vergognoso spettacolo di una fuga, di un vero e proprio abbandono delle posizioni, senza precedenti. Gli stati europei ed occidentali, in genere, non sanno più come far fronte ad un’ondata umana di persone che, al di là di ipocrite e pietistiche definizioni, quali “richiedenti asilo” e via dicendo, altro non sono che il simbolo vivente di un fallimento umano, oltrechè politico ed economico. Quegli stessi “islamici” che tanto incitano alla purezza ed al rigore sono, troppo spesso, personaggi dalla caratura umana e morale inesistente. Piccoli profittatori risentiti, complessati da quattro soldi che, in una tragica e macchiettistica versione dell’Islam, hanno potuto trovare il proprio momento di squallido protagonismo…gente dal cervello lavato, pasciuta e cresciuta da occulte centrali di potere, per fini altrettanto oscuri. E così i sogni di rivincita e rivalsa del Terzo Mondo si incagliano sugli scogli di una dura realtà. Tutti i paesi del cosiddetto “BRICS” hanno conosciuto un decisivo rallentamento nella corsa allo sviluppo, gigante cinese incluso, portando così a smascherare il sogno di uno sviluppo illimitato. E’ vero. Il liberismo, ora più che mai, sta rivelando i propri macroscopici limiti ma, è altrettanto vero che, tornando a quanto detto sopra, il fallimento è stato innanzitutto umano, etico e formativo. Gente che, per quattro soldi ed un posto al sole è pronta ad abbandonare a sé stessi, figli, mariti, mogli ed affetti vari e ad abiurare a qualunque nobile e tanto decantato intento, è la cartina di tornasole di questa affermazione. Nel bene o nel male l’Europa e l’Italia hanno conosciuto il Risorgimento, la Prima Guerra Mondiale ed il Piave, El Alamein e tutte le varie Resistenze, in occasione delle quali, un intero continente si blindò, intere masse umane furono lanciate o si lanciarono allo sbaraglio. Errate o giuste che furono, certe scelte marcarono ed in qualche modo rafforzarono l’identità dei popoli e delle nazioni europee, lasciando dietro a sé una silenziosa scia spirituale. Questo, al di là delle dissennate scelte politiche degli ultimi sessant’anni. E forse proprio tra alcune di queste scelte, che dobbiamo andare a vedere per capire il presente e dare un nuovo senso al futuro. Gli ultimi due-tre secoli di storia europea, avrebbero dovuto insegnarci che, l’idea di uno stato europeo unito, è un qualcosa di irrealizzabile, proprio a causa di quelle differenze etno-culturali, che sono poi economiche e politiche che, del cosiddetto Vecchio Continente, rappresentano invece la ricchezza. Rimodellare l’Europa si può e si deve, proprio nel nome delle differenze. Non più un unico mega stato a conduzione anglo americana o, in subordine, germanica, bensì una Confederazione di Stati Indipendenti, liberi nelle proprie scelte esistenziali, da quelle di natura meramente economica a quelle di ordine organizzativo ed istituzionale e via discorrendo, ma accomunati da un vincolo spirituale che risale alla notte dei tempi. E’ il vincolo rappresentato da quelle radici indoeuropee che tutti temono di riaffermare, pena l’esser confusi per dei neonazisti da bar. Sono quelle meravigliose radici che hanno spinto l’Europa ad esser ciò che è stata, che è e che potrebbe essere. Quelle radici si chiamano Grecia, Roma, Evo Medio Romano-Germanico, Rinascenza, Barocco, Modernità e poi quello slancio verso il Futuro, quell’aprirsi all’Infinito, tanto caldeggiato dai nostri padri futuristi ed alfine negato, represso, ed ancora rinnegato nel nome di una Modernità fasulla, tutta al servizio di una Tecno Economia, fattasi Leviatano Globale…ma è solo un momento, seppur lungo, solo un tragico momento a cui Europa, figlia di Io e Ganimede, dimostrerà di saper rispondere rialzandosi, come ha sempre fatto e come la nostra plurimillenaria Storia ci ha già insegnato. Europa non è Vecchio Continente, essa è piuttosto un’Araba Fenice, in grado di saper risorgere dalle proprie radici ad ogni nuovo levar del Sole. E’ un plurimillenario cadere e risorgere da sé stessi, che ha fatto del nostro continente un unicum su questa terra di cui essa rimane, indissolubilmente, ad oggi, il centro spirituale ed il cuore pulsante. Forse la soluzione sta tutta nelle parole dell’ultimo Heidegger quando, con fare criptico ci parla di quell’ “Ereignis/Eventuarsi”, in cui atto e parola andranno a coincidere, in cui l’Idea, il Pensiero, si libererà dalle sovrastrutture e dalle incrostazioni dualiste, per farsi Azione, andando a coincidere, ad “eventuarsi” con essa. E lì la ruota della Storia, dell’infinito Kharma Indoeuropeo tornerà a girare, riportando in auge un’antica supremazia … e questo con buona pace per Voi tutti: islamici e terzomondisti, monoteisti, globalisti e buonisti, veri o finti che siate…Con Noi lasciate perdere, perché non c’è e non c’è mai stata né ci sarà mai storia, questo attuale è solo un tragico momento…da cui, prima o poi, prima mortificati e poi purificati dall’Atanor di una Storia immortale, sapremo rinascere a nuova Luce…e, per una volta ancora, dateci retta: non è prosopopea, nè sciocca vanità, né esaltazione, ma pura e semplice questione di Kharma…
 
                                                UMBERTO BIANCHI

TRA TECNOCRAZIA ED USURA

Come ci ha cambiato la tecnica la vita? Potremmo oggi immaginarci un mondo senza tecnologia, senza motori, senza ascensori, senza energia elettrica, o senza le reti di comunicazione? No anche le nostre relazioni sono diventate più veloci, vi ricordate quando ci si dava l'appuntamento per telefonarsi a quell'ora e con il gettone? Oggi ci facciamo un sorriso eppure e la nostra storia recente. Ogni nuova tecnologia dimezza il tempo di quella precedente, ma c'è un limite oltre del quale chi ci perde è l'uomo, in quanto esiste una ergonomia che non si può superare. Si rischia di essere schiavi della tecnocrazia che impone dei ritmi all'uomo ed invece dovrebbe essere il contrario, dove sta l'errore? come mai la tecnologia non segue i ritmi biologici ed umani, i cicli circadiani? Forse la risposta non sta, come sempre, non nel vedere se la tecnologia diventa utile o distruttiva per la vita umana, ma nella economia monetaria che ne determina la sua crescita. Per questo motivo la ricerca non può essere lasciata i mano alle corporation ma dovrebbe stare rigidamente in mano pubblica. La multinazionale fa ricerca solo per un motivo ovvero fare sempre più margine, e fare sempre più guadagni anche a scapito di distruggere i ritmi umani. Mentre la ricerca "Pura" dovrebbe andare in contro al beneficio della vita umana. I due tipi di ricerca solitamente sono inconciliabili in quanto perseguono obbiettivi diversi, anche se ci sono delle eccezioni. In ogni caso la tecnologia non è nemica dell'uomo, anzi troppo fatiche sono state evitate all'uomo dopo ogni rivoluzione industriale 1.0, 2.0, 3.0, 4.0. Anche internet e la tecnologia informatica continuerà a togliere fatica alla vita umana, il problema sta a monte, ovvero nel cambiamento del paradigma su quello che è il lavoro. Il lavoro si dice che nobilita l'uomo e gli da dignità, queste definizioni di saggezza che potevano essere accettate fino a qualche decennio fa oggi sono anacronistiche, in quanto più si andrà avanti più la tecnologia, le macchine, i robot, la rete, i computer, toglieranno lavoro. Il problema e di natura non tecnologica, ma di natura economico finanziaria e sopratutto nella redistribuzione delle ricchezze, l'uomo deve avere attività, e deve vivere, ma se si lega la dignità della sua vita solo al lavoro che questo può fare ovviamente c'è un problema, e sarà sempre più grosso e ci saranno scontri sociali. La ricchezza che prima creavano 100 uomini oggi la crea una sola macchina, ma la ricchezza che prima veniva redistribuita su 100 umani oggi rimane solo a uno o due ovvero il capitalista ed il banchiere gli altri 98 rimangono senza niente. Quindi nei prossimi decenni c'è da affrontare una "democratizzazione" delle risorse monetarie e certamente una razionalizzazione delle ricchezze create. Tutto nasce dalla natura della moneta che oggi tutti stupidamente pensiamo di conoscere, e che invece ignoriamo sovranamente, ma la cosa peggiore e che non vogliamo assolutamente interessarcene di come nasce la moneta, di come acquista valore (posto che lo abbia) e di come viene messa in circolazione. Il sistema bancario internazionale ha ormai esautorato le sovranità monetarie nazionali, prendendosi il monopolio assoluto della emissione e deturpando ogni settore della nostra vita,a comunicare dalla tecnica, che diventa strumento di dominio e sopraffazione anziché di servizio e di utilità. Questo avviene ma solo se qualcun'altro nei trae profitto usuraio, altrimenti si ferma tutto. Nella mia esperienza di confronto con altri tecnici, ho sempre notato l'assoluta "ignoranza" in materia dei colleghi tecnici in termini di scienza monetaria, ma quello che è più preoccupante e la scientifica volontà a NON volersi informare della truffa monetaria che sta distruggendo anche le professioni tecniche, la ricerca in genere, e la cultura tecnica, per poi non dire sempre che c'è la fuga dei cervelli, ma perché quelli che rimangono cosa fanno e cosa sono?
Giuseppe Turrisi

ufficializzazione della geoingegneria?

Da tankerenemy.com/.../... 27 marzo 2017, all'interno nel TG2 delle ore 13:00, è stata diramata una notizia che più o meno era espressa in questi termini: "Un’équipe di ricercatori dell’università di Harvard, nel giro di poche settimane lancerà l’esperimento di geoingegneria più vasto mai realizzato sul pianeta, con l’obiettivo di studiarne l’applicabilità e le ricadute sul riscaldamento globale (che non esiste - n.d.r.). Il progetto ha un bilancio di 20 milioni di dollari e prevede test con la dispersione nella stratosfera ...
PBB

COSI E' SE VI PARE

"Quando sei confuso dipendi dagli altri, quando capisci sei pericoloso"
Beppe Grillo

Quanto manca

"Quanto manca alla vetta?"
"Tu sali e non pensarci".
(F. Nietzsche)

Intervista a Stefan Lanka

Stefan Lanka, il microbiologo denunciato dal medico David  Barens per aver dichiarato l’inesistenza del virus del morbillo, aveva perso nel 2015  la causa in Tribunale perchè i giudici ritennero  che le prove scientifiche presentate da Barens fossero corrette. Invece la Corte d’Appello rigettò la sentenza ritenendo insufficienti tali prove e nel gennaio 2017 la Corte Suprema ha confermato la sentenza della Corte d’Appello. 
Qui l’intervista di Mark Pfister a Sefan Lanka: https://formazione5lb.eu/video-5lb/201703-intervista-al-dr-stefan-lanka/

Invito convegno assemblea Web Activists Community - Roma 19 aprile 2017

COMUNICAZIONE IMPORTANTE!​



Mercoledì¬ 19 aprile, a Palazzo Falletti - via Panisperna 207, Roma   (h. 11:00)
La situazione generale del Libero Pensiero e della Libera Espressione 
nel web sta andando incontro a stagioni molto difficili. L'episodio 
dell'interruzione della "monetizzazione" da parte di Google - Ad Sense 
nei confronti di centinaia di web attivisti, l'adozione degli algoritmi 
"selezionatori" da parte di Facebook, il DDL Gambaro e il Truth Act 
dell'On. Boldrini , sono solo le punte visibili di un iceberg contro il 
quale gli utenti di internet potrebbero scontarsi a breve. L'alleanza 
tra i Boss della Rete e le Autorità nazionali e internazionali sta 
muovendo le truppe occulte di una guerra silenziosa i cui obiettivi sono 
chiari : la riduzione drastica , se non l'eliminazione, del dissenso non 
conformista che si esprime nel web. Nel magico triangolo costituito da 
Contenuti, Accesso alla rete e Modello di business , anche se si 
riuscirà a salvaguardare i Contenuti , in quanto il Potere Globale è 
costretto a difendere formalmente la Libera Espressione ... anche se si 
riuscirà a salvaguardare l'accesso alla Rete , in quanto difeso dalla 
Net neutrality sostenuta dagli interessi delle Società telefoniche ( fin 
quando si paga il transito si ha visibilità ) ... ciò che è 
drammaticamente in discussione è il Modello di Business, cioè l'accesso 
alle risorse indispensabili alla sopravvivenza dei singoli e 
all'economia della Comunità . I rivoli monetari "classici" che 
alimentavano il web : denaro pubblico, pubblicità e sponsorizzazioni, si 
stanno prosciugando o sono sotto il controllo ferreo di soggetti che 
vogliono sopprimere i web attivisti antagonisti dei media mainstream. I 
rivoli : donazioni, sottoscrizioni e crowdfunding, ai quali ci si sta 
recentemente rivolgendo quali fonti di risorse dirette, non bastano e 
non basteranno . A loro attingono da sempre macro organizzazioni 
travestite da "organizzazioni umanitarie e ambientali", a loro attingono 
i grandi siti di petizione online, a loro oggi si rivolgono una quantità 
sempre più numerosa di soggetti. Le fonti classiche non basteranno a 
generare un'economia tale da sostenere la libera espressione e il lavoro 
in Rete di centinaia di migliaia di attivisti.

 A favore della strenua difesa, anche legale, della libera 
manifestazione in Rete e della libertà di ognuno di mantenere la propria 
linea editoriale , il 31.1.2016 si è costituita la WAC - Web Activists 
Community e ha formalmente celebrato il proprio rito di riconoscimento 
sul grigio altare della Agenzia delle Entrate. Da qualche settimana 
dunque la WAC esiste al fine di assumere una rappresentanza , la più 
vasta possibile , della moltitudine di soggetti attivi in Rete e al fine 
di fornire un Marchio Ombrello per affrontare le battaglie collettive e 
condivise della democrazia digitale e contemporanea. NO al referendum 
della J.P.Morgan, NO al Fondo Salva Stati, No al DDL Gambaro, sono 
alcune delle battaglie che già hanno visto attivi gli aderenti alla Wac 
. Si all'Attuazione della Costituzione, No alle scorribande della 
finanza speculativa, No alle liberalizzazioni selvagge, sono le prossime 
battaglie in agenda.
Al di là e in armonia con il suo impegno civile e politico la WAC si 
propone anche di sostenere i propri soci nella ricerca delle fonti di 
sostentamento . Al riguardo stiamo verificando come poter accedere, sia 
a favore dei singoli che dell'Associazione, a nuove risorse che il web 
sta offrendo . Tra queste : la realizzazione di forme di e-commerce 
finalizzate al consumo equo e sostenibile, grazie all'alleanza con 
soggetti off Amazon, off eBay e la difesa dei leciti diritti d'autore. 
"Sopravvivere economicamente e dignitosamente" è una delle parole 
d'ordine della WAC.
Vediamoci a Roma il 19 aprile (h.11:00) in via Panisperna 207 nella sala 
di Palazzo Falletti . Interverranno bloggers famosi, politici, giuristi, 
economisti, accademici e giornalisti.

Glauco Benigni - Presidente di WAC .

Contacts : segreteria@wac.world per saperne di più 
https://www.facebook.com/WAC- Web-Activist-Community- 409529822714370/
https://www.facebook.com/ groups/1848016538747118/?fref= ts ( qui potrete 
leggere anche lo Statuto)

Lettera dell’avv. Cerchiara alla rivista new scientist

Lettera dell’avv. Cerchiara alla rivista  new scientist di Londra contro l’articolo dalla stessa pubblicato nell’aprile del 2016 con il quale si enumeravano soltanto gli aspetti positivi della immigrazione  forzata

!”I am a loyal  reader of your rewiev, I am awfully sorry that your report on  migration ( april 2016) is largely partial
You present the situation on migration only from the side of positive aspects of the question, without consideration on the negative ones that are vastly persistent
If hostility to immigrants is an error, not  looking at the cause is much worse
The international financial groups  are interested  in  immigration to  annihilate the welfare and the social right of the workers and decrease   wages;      the organs of the European community guarantee this politics
Additionally,   immigration warps the identity both of the people and of the nations and induces acts of terrorisms
Previous migration aren’t as rilevants in numbers;  now the question  concerns almost an entire continent
Really, immigration allows exploitation of immigrants and lowering of the conditions of the citizens of nations which receive immigrants, prompting civil conflict.  More people doesn’t  expande economy if this people are exploitating     In Italy,  many organisations deal with the sistem immigration, perceive cash contributions and the more they mistreat immigrants the more they earn. And It is not true that  immigration is  unstoppable, as many nations have demonstraited .
Mss. Theresa May indicated that we can’t absolutely defend firms that pay  immigrants  less, but conversely, citizens that intend  to preserve their work rights . In that manner we defend our civility first befour our nation. 
“First  firms must employ english workers.  Politicians inequitably treat patriottism like a disgousting thing , and  immigration allarm as provincial,  the security of  work like a nasty thing , the fear of criminality something illiberal”
We must change such a mood  of the world perceived around us.
We can’t considere this events, as the article  our rewiev does,  without  understanding what  financial institutions pursue”
Roma, 12.3. 2017                                       Avv. Maurizio Cerchiara


Sono un  fedele lettore della vostra rivista ma sono molto dispiaciuto  che il vostro articolo  sulle migrazioni ( aprile 2016) e’  del tutto imparziale.
L’articolo presenta la situazione della migrazione soltanto  sul suo lato positivo , senza alcuna considerazione  degli aspetti negativi che sono di gran lunga piu’ sussistenti.
Se l’ostilita’ agli immigranti e’ un errore, non cercare  le dell’immigrazione e’ molto peggio.
I gruppi finanziari internazionali  sono interessati nell’immigrazione al fine di annuichiklire il benessere sociali e i diritti sociali dei lavoratori e nella diminuzione dei salari;gli opragli della comunita’ europea garantiscono tale ingiusta politica.
Inoltre l’immigrazione distorce l’identita’ sia dei popoli che delle nazioni ed induce ad atti di terrorismo
Le precedenti migrazioni  non erano cosi’ rilevanti come numeri; adesso la questione riguarda quasi un intero continente.; inoltre  operavano  in un  contesto i non crisi economica globale.
Realmente, l’immigrazione permette lo sfruttamento degli immigranti e l’abbassamento delle condizioni dei cittadini delle nazioni che ospitano I migranti, causando conflitti civili  Piu’ gente al lavoro , non crea espansione dell’economia  se questi immigrati sono sfruttati In Italia, molte organizzazioni gestiscono il sistema percependo rilevanti contributi e piu’ esse guadagnano piu’ trattano male gli immigranti. E non e’ vero che l’immigrazione e’ un fenomeno che non si puo’ arrestare come molte nazioni hanno dimostrato.
La Sig.ra Theresa May ha indicato che non possiamo assolutamente difendere le imprese  che pagono meno il lavoro degli immigranti; al contrario, dobbiamo difendere i cittadini che vogliono preservare i diritti di lavoro . In questa maniera noi difendiamo nostra civilta’ ancor prima della nostra nazione.
“Le imprese devono impiegare lavoratori inglesi.  Politiici e opinionisti trattano il patriottismo come un fatto disgustoso, l’allarme per l’immigrazione un atteggiamento provinciale, la richiesta di sicurezza sul lavoro una cosa fastidiosa, la paura della criminalita’ come qualcosa di illiberale”
Noi dobbiamo cambiare tale modo di percezione della realta’ intorno a noi. Noi non possiamo considerare l’evento immigrazione , come l’articolo del New Scientist  piuttosto opera, senza comprendere cio’ che le istituzioni finanziarie intendono perseguire.

Roma, 12.3. 2017                                     Avv.  Maurizio Cerchiara

L'ANGOLO DELLA RISATA

"OGGI VENENDO A LAVORO HO TROVATO UN INGORGO E TRAFFICO IMPAZZITO, O CHIESTO COSA FOSSE SUCCESSO, UNO MI HA DETTO CHE LE SUPPOSTE AVEVANO INDETTO UNA LUNGA MANIFESTAZIONE..... HO CHIESTO PERCHÉ'? MI HA DETTO CHE ORMAI ERANO STANCHE PERCHÉ' DA TROPPO TEMPO  VENIVANO PRESE PER IL CULO.....!"

TRA EUROPA E COSTITUZIONE

Confermo che la riforma costituzionale introduce - dal punto di vista comunitario - un vincolo maggiore alle decisioni della UE per ragioni che attengono al principio di interpretazione delle norme.
Chi non e' d'accordo con tale interpretazione per ragioni letterali - che non condivido -  e' sufficiente che legga i lavori preparatori della riforma costituzionale  ( interpretazione questa c.d. "autentica")
Da tali lavori si evince che il nuovo costituente aveva intenzione di ampliare il vincolo dell'Italia alle decisioni della UE
Ma anche il principio dell'interpretazione residuale e' applicabile al caso di specie. Infatti, se il costituente non avesse voluto    modificare  il grado di partecipazione dell'Italia alla Ue avrebbe lasciato tutto come prima e non avrebbe utilizzato una formula di partecipazione e di attuazione delle decisioni  come ha fatto differentemente da tutti gli altri stati membri, che si sono guardati bene dall'adottare una rifiorma sul punto. . Si ripete che la  riforma  come hanno comprovato ier l'altro  i maggiori costituzionalisti italiani - al convegno   LA RIFORMA COSTITUZIONALE  promosso dal Movimento Forense - e' autonomamente  illegittima perche’ adottata da parlamento non eletto secondo le norme di legge ( Corte Costituzionale n. 1/ 14) 
Sono intervenuto al     convegno e oltre ad aver affermato quanto sopra, ho anche detto che, come esperto, se passasse il si' al referendum potrei agire  come avvocato dell'Assoconsumatori in sede comunitaria per ottenere pronuncia che affermi che il diritto comunitario osta a che  le costituzioni degli stati membri prevedano differenziazioni tra di loro in riferimento alla attuazione delle politiche UE;  nonche' osta al fatto che uino stato membro consegni quasi completamente, se non completamente   la propria sovranita' alla Comunita', come accadrebbe se al referendum vincesse il si. Ma agirei anche in sede nazionale per violazione dei principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico che non puo' stabilire criteri  di partecipazione alla UE diversa  degli altri stati membri. Alcun professore o avvocato per il si' ha potuto contestare la mia tesi, probabilmente perche' non era - sulla base del diritto comunitario - giuridicamente  contestabile.

Grazie a tutti Avv. Maurizio Cerchiara

il vangelo di barnaba

http://digilander.iol.it/sabato/index.htm 

Paolo di Tarso: l'eretico che inventò il cristianesimo

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La Grande Invenzione, Analisi Critica delle Origini Cristiane

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white wolf revolution: Sinfonia Rossa: il comunismo come strumento di sov...: di: H. Makow   Traduzione di Anticorpi.info   La maggior parte della gente è convinta che il comunismo sia un'ideologia finalizzata...

degli atei

"Non sono io a non credere a qualcosa che esiste, ma sono loro a credere a qualcosa che non esiste"
N.A.