Gratta il
democratico e troverai il trinariciuto.
Come essere
democristiani non è appartenenza ad un partito che fu, ma una forma malata
della mente, così essere “democratici” in Italia è una carnevalata, una
mascherata, un imbroglio.
Comunisti lo si è
per virus contratto. E’ un po’ come l’anilina: puoi metterci sopra sei mani di
biacca bianca, ma il rosso affiora sempre. Essere comunisti è un po’ come il
battesimo (absit injuria verbis),: marchia per tutta la vita, per sempre.
Di prove ce ne
sono migliaia, in tutta la storia “resistenziale” che si dipana del tempo della
distruzione della nostra Penisola. Da settanta anni, cioè.
Ultime figurine
dell’album dell’orrore, è la riedizione di un governo piddino, dopo i calci nel
sedere che il referendum ha pitturato sul rotondo lato B della Boschi che lo
propose, e di Renzi che lo sbandierò.
Fateci caso: Renzi
e la pin up ministeriale toppano in modo clamoroso. Dimissioni (formali, vivaddio”, siamo in Italia!). Nuovo
governo. Proposto dall’ex ministro degli esteri. I media ci vanno a nozze: la
frase più gettonata è “governo fotocopia”. Uno schifo, sparitocratico, o,
meglio sparticorrentizio.
Quello che fu il
ministro degli Interni passa agli esteri. Oh bella! Proprio il dicastero che fu
del precedente ministro cattocomunista. Evidentemente Gentiloni ha contezza
della forte personalità, del cervello al calore bianco, della spina dorsale che
non si piega mai, se nessuno starnutisce, di Alfano. Meglio tenerlo sotto
controllo stretto, prima che ripeta agli Esteri i danni epocali che ha fatto
agli Interni. Disponibili e comprensivi sì, ma non oltre il limite
dell’autolesionismo…..
Riconferma anche
della Madia: il fallimento decretato dalla Consulta è titolo di merito,
evidentemente. Oppure c’è altro?....
Ma il capolavoro
dell’ipocrisia, della nullità politico-morale la si raggiunge con la
protagonista del paginone centrale del “Playboy” politico di dicembre 2016: la
pin up Maria Elena Boschi (sempre Etruria dipendente). Dicono le male lingue che
abbia fatto il diavolo a quattro per “rientrare”. Deve aver agitato tutto
quello che poteva agitare: avvertendo la marea montante di antipatia che dentro
e fuori il Palazzo montava contro di lei, ed ha preteso una posizione di
assoluto privilegio: Sottosegretario unico alla Presidenza del Consiglio.
Indifferente alla figuraccia fatta con il suo referendum, si è proposta nel
ruolo che io definisco di “Commissario Politico” del governo. In perfetto stile
NKVD, o, per gli immemori, del KGB (anche se oggi ha cambiato nome). I
Commissari Politici avevano più potere dei Generali, nell’armata rossa. I
Commissari politici rispondevano solo al Segretario del PCUS, attraverso la Lubjianka , covo del
terrore.
Ma tra il dire ed
il fare….
Fra il dire ed il
fare ci saranno di mezzo le elezioni. Che i trinariciuti tentano disperatamente
di non fare, di rimandare, di posporre. Ma come una letale cambiale politica,
prima o poi arriveranno. Preparate gli scarponi chiodati, gente. Vi serviranno
per raggiungere con adeguata forza e pesantezza il lato B di quella canea di
trinariciuti che ci ha ridotti in uno stato pietoso e ridicolo.
La fregatura vera
è che anche dall’altra parte….. Se Atene piange, Sparta non ride!
E allora?
Allora le Forze
Armate cosa fanno?
Io, vero maligno,
una proposta la avrei…..
Martedì 13
dicembre 2016.
Fabrizio Belloni