giovedì 20 ottobre 2016

Sotto il PLATANO di Coo.

Sotto il PLATANO di Coo.
( Un libro di medicina naturale edito dall'INA nel 1940)
Capitolo FRUTTA,MIELE,POMODORO ecc...
Il Paganesimo consacrava agli Dei la frutta, considerata come un MAGNIFICO DONO espressione di abbondanza e auspicio di RICCHEZZA, e l'uomo primitivo, fortte e resistente, di essa abbondantemente si nutriva. I soldati turchi, che non mancano di forza e di coraggio si alimentano in larga misura di fichi e di datteri.E' certo che la frutta deve figurare nella nostra alimentazione NON come un alimento accessorio e di lusso, ma come parte abbondante ed importante di essa.Per quanto non ne sia il tempo, per completare l'argomento in questo articolo e rimandare ad altro articolo solo gli agrumi, vi dirò che le ciliege hanno virtù terapeutiche notevolissime, e Jardet e Nivière hanno dimostrato con accurate osservazioni che è possibile somministrarne ad un diabetico a dieta appropriata, da trecento a 700 grammi ed osservare la diminuzione o la scomparsa della glicosuria. Si consolino dunque questi infermi perché NON CRUSCA e FOGLIE soltanto ad essi riserba la sorte, ma possono anche assaporare i piaceri della mensa. Lassabière attribuisce alle ciliege un potere antiurico. Cotaud  Saumur riporta casi di GRAVE OBESITà con disturbi cardio-circolatori molto migliorati con la cura delle ciliege. Anche le fragole,di cui vi parlo adesso per la stessa ragione sopra accennata hanno notevoli virtù terapeutiche. Linneo curava con esse la sua gotta  e Fontanelle aveva fatto di esse l'elisir di lunga vita. La cura di fragole consiste nella ingestione giornaliera di 500-1000 grammi di questo frutto con riduzione del resto della razione alimentare e giova agli ipertesi, agli arteriosclerotici, agli anemici, ai pletorici. Le mele, di cui vi è ora abbondanza,hanno virtù antiuriche e anche l'infuso di corteccia di mele ha virtù uricolitiche. Ottimi risultati nelle diarree infantili, dà la dieta di mele sbucciate e grattugiate. Le mele mangiate alla fine del pasto servono anche alla conservazione dei denti, e sono raccomandate agli ossalurici perché contengono magnesio in quantità doppia rispetto al contenuto di calcio, possono essere concesse al diabetico, ma devono essere magiate con moderazione. Le pere hanno quasi la medesima composizione chimica delle mele e gli stessi caratteri. le albicocche possono essere concesse ai diabetici. Le pesche, le prugne,i melloni, i fichi, l'uva vanno proibiti al diabetico per il loro alto contenuto in glucosio mentre i frutti permessi contengono il levulosio che è discretamente utilizzato dal diabetico.
Il MIELE è un alimento non trascurabile il cui consumo purtroppo va diminuendo mentre dovrebbe essere molto largo.Come ho detto, in Inghilterra, dove l'alimentazione non è certo scadente, il consumo di miele è molto alto.....Anche lo sconforto infinito di Schopenhauer, il più nero dei pessimisti, fu sommerso da un soffio di GIOIA nell'incanto di Venezia, quando la carezza del mare e il fascino di una donna avvinsero la sua anima, nell'estasi di un attimo fuggente, ed egli tuffò le sue labbra smorte di malinconia, avide di ebbrezza, nel calice spumante della VITA.