Perché, insieme agli eroi caduti per "causa di giustizia" o nella lotta alla mafia, non si celebrano mai quei cittadini vittime di malagiustizia e che hanno sofferto a causa di abusi commessi da quanti (tutt'altro che eroicamente) hanno abusato delle loro funzioni? Perché, in ogni città, accanto alle vie dedicate ad eroi non si dedicano altre strade a chi ha sofferto per "malagiustizia" a causa di abusi o errori? Perché non si istituisce una "giornata della memoria" dedicata alle vittime di malagiustizia? Davvero si può credere che chi ha subito ingiusti processi o un'ingiusta detenzione o la perdita della dignità, prima ancora, magari, che dei propri beni, o umiliazioni a causa di errori giudiziari o di abusi abbia patito danni più lievi o ben diversi da quelli vissuti in un Regime o in tempi di guerra? Quanti sono gli imprenditori o cittadini che hanno rinunciato alla vita sentendosi lasciati da soli, abbandonati o calpestati dallo Stato? Ripropongo alcune mie considerazioni scritte ben 8 anni fa sul mio
“Onesto è l’uomo che sa adeguare le proprie idee alla realtà, disonesto è l’uomo che cerca di adattare la realtà alle proprie idee”
