domenica 26 aprile 2015

QUALE EVOLUZIONE DEL FASCISMO?

Un articolo di qualche annetto fa, già altre volte letto, occorre aggiungere alcun considerazioni di carattere storicistico. In primo luogo, esaminando a ritroso la storia dei movimenti rivoluzionari di tutti i paesi, alla ricerca di similitudini o di accostamenti, NON riesco a trovare un appiglio concreto a dimostrazione dell'evoluzione italiana del fascismo. ( E' indubbio che, come sosteneva l'avv. Luciano Lucci Chiarissi, fondatore dell'"Orologio", ed autore del testo ancora necessario: ESAME DI COSCIENZA DI UN FASCISTA, facilmente reperibile in altra edizione, < Il neofascismo è il post-fascismo>, con ciò dicendo che dal punto di vista strettamente politico NON si può accusare il neo-fascismo di NON rappresentare la continuità con l'esperienza fascista, anche per la presenza nelle file del M.S.I. di molti sedicenti ...col permesso del Papa dell'ambasciata USA e della DC...fascisti. E mal giudicava quelli della FNCRSI di sembrare dei transfughi dal MSI stesso perché tra gli iscritti accusavamo sempre il MSI per quello che proponeva e per i voti che i propri esponenti esprimevano in parlamento). Aggiungo anche che un esponente del gruppo de L'Orologio, l'avv. MORICCA, insisteva sulla continuità della RSI dall'esperienza della Repubblica Partenopea, della Repubblica mazziniana romana del 1849, della Comune di Parigi del 1870-71.

In questi casi mi trovo a concordare perché queste esperienze furono in un certo senso riassorbite nell'evoluzione politica italiana. In particolare, i reduci della Repubblica Romana del 1849 che dimostrarono una certa coerenza durante l'intera loro esistenza arruolandosi con Garibaldi fino all'esperienza del primo conflitto mondiale, ma non emersero come elaboratori di uno specifico movimento politico novecentesco, anche se fisicamente presenti anche attraverso EZIO GARIBALDI. 

Malaparte, che fu un volontario garibaldino in Francia, in un suo scritto molto significativo scriveva....noi eravamo tutti fascisti. LA TRADIZIONE (AUTENTICA) GARIBALDINA E' CONFERMATA ANCHE DALL'EREDE DEI FRATELLI BANDIERA, FERDINANDO CAMUNCOLI, VOLONTARIO DEL BATTAGLIONE NEMBO, MORTO 17enne a Nettuno durante la battagli in difesa di Roma. VA SOTTOLINEATO inoltre, che il nome di fantasia dato a posteriori ad unità di cosiddetti partigiani ( nome derivato dal tedesco "partisan" in assenza di un nominativo originale italiano), nome di BRIGATE GARIBALDI assegnato a sparuti gruppi di questi individui, denota più il bisogno di concedere LA PENSIONE che a garantirne l'onorabilità.

Resta il dubbio storico sull'evoluzione del fascismo anche perché l'esempio esterno più coincidente è la storia del movimento bonapartista, che però NON ci da informazioni molto precise in merito. GV