mercoledì 15 ottobre 2014

Secondo il Credit Suisse la ricchezza italiana delle famiglie è la terza al mondo: forse è per questo che il Belpaese è sotto assedio, se fosse povero non succederebbe?




Dunque l’Italia sarebbe al terzo posto tra i paesi più ricchi del mondo occidentale, ricchezza privata (fonte WSI):
” Si attesta a $142.000, in rialzo +9,6%. Primo posto Australia, secondo Belgio. I nomi degli altri paesi dietro di noi.
ROMA (WSI) – Nonostante la recessione che morde da cinque anni, l’Italia si conferma sul podio mondiale delle economie più ricche al mondo secondo la classifica dal Credit Suisse nella quinta edizione del Global Wealth Report.
Lo studio mostra che la ricchezza media di ogni adulto in Italia si attesta a 142mila dollari a metà dell’anno in corso con un aumento del 9,6% rispetto ai dodici mesi precedenti.
Al primo posto l’Australia con 225mila dollari, poi il Belgio con 173. Altre due paesi europei al quarto e quinto posto, Francia e Gran Bretagna, rispettivamente con 141mila e 131mila dollari.
Solo in ottava posizione la Svizzera con 107mila dollari, ma in termini di ricchezza media gli elvetici si confermano al primo posto con una ricchezza individuale di 581mila dollari, mentre l’Italia esce dalla top ten.
Balzano al quarto posto gli Stati Uniti con 348mila dollari, preceduti soloda Australia (431mila dollari per ogni adulto) e Norvegia con 359mila. (TMNEWS)”
Alla fine viene fuori il messaggio che stiamo ripetendo da tempo, anzi vogliamo aggiungerci un dettaglio dell’anno scorso in modo da informare meglio i lettori:
                          
Or dunque, l’Italia non solo è al terzo posto quest’anno ma ha anche e soprattutto la miglior distribuzione di ricchezza del mondo occidentale (ricchezza mediana). Chiaramente i nostri  “partners” europei stanno minando l’ottima distribuzione italica di ricchezza e benessere, l’austerità sta massacrando il benessere nazionale pur essendo dichiaratamente inutile per fare crescita (e dunque perchè continua ad essere imposta se non serve ed anzi è controproducente? Per altro imponendola solo all’Italia…???).
Dunque smettiamo di piangerci addosso, l’Italia non avrà materie prime ma ha abbondante capitale privato. Se per esempio si usasse tale capitale privato per ripagare il debito estero per poi uscire dall’euro si farebbe una cosa saggia (massacrando conseguentemente l’export tedesco, memento che l’Italia resta il maggior competitor manifatturiero continentale dei teutonici, ancora per poco se non si fa qualcosa…): ossia, chi vuol far credere agli italiani che sono poveri sta dicendo il falso.Parallelamente il fatto che un paese sia ricco, molto ricco, costituisce una ottima ragione per assediarlo.
Che dite, è un caso che la Germania e l’Europa tedesca riservino rigore particolarmente all’Italia? Inoltre il Bel(tonto)paese ha anche un altro vantaggio: è disunito, ha una classe politica poco o nulla patriottica e quindi è bersaglio facile…. A pensare male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca…
Vi passo un aneddoto: nel libro di Fratscher che ho introdotto la scorsa settimana (http://www.hanser-literaturverlage.de/buch/die-deutschland-illusion/978-3-446-44034-0/), quello in cui il capo economista di DIW (uno che conta veramente in Germania) definiva la ricchezza tedesca quanto meno effimera **, si diceva oltre a stigmatizzare il problema degli anziani tedeschi (…), che la Germania doveva creare un fondo di opere d’arte, sinceramente devo ancora analizzare la genesi di tale interessante proposta ma è abbastanza curioso che proprio in questi giorni ad una settimana dalla pubblicazione del libro succitato i governanti italiani abbiamo annunciato che le tasse italiane si possono pagare anche in opere d’arte. Che sia una possibile merce di scambio?