giovedì 25 settembre 2014

La Cina e la Russia possono superare l’Occidente


Ora come ora la causa principale del mal di testa degli USA sono la Russia e la Cina che si sostengono sempre più attivamente nell’arena internazionale e non seguono la linea di Washington nel fare la pressione sui regimi ad essa scomodi.

Tale è la conclusione che fa in un suo articolo il quotidiano statunitense “Washington Post”. La Russia e la Cina nelle loro azioni contano sulla “carenza di lungimiranza strategica e di ambizioni politiche” degli USA e di tutto l’Occidente nel suo insieme,- si sottolinea nell’articolo. Che cosa significa il rafforzamento del partenariato russo-cinese per questi paesi e per la situazione nel mondo? – questa questione si discute sempre più vivamente sia sui mass-media che tra gli studiosi.
Secondo l’accademico Alexey Arbatov, uno degli esperti russi di primo piano nel campo dei rapporti internazionali, gli USA già da tempo seguono con preoccupazione lo sviluppo del partenariato strategico russo-cinese. Mosca e Pechino ancora prima della crisi ucraina avevano dei loro contrasti con Washington su molti problemi dell’attuale ordine mondiale – dalla Siria e dal processo di conciliazione nazionale nella Penisola Coreana alla riforma del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Il confronto apertosi ora nelle relazioni russo-americane non poteva non avere un impatto sullo sviluppo dei rapporti nel triangolo Cina-Russia-Usa. Anche qui si sta registrando l’aumento della tensione che si manifesta non solo sulla stampa americana ma anche in una certa correzione della politica estera degli USA,- ritiene l’accademico Arbatov:
Gli USA ritengono necessaria la loro presenza nella parte occidentale dell’Oceano Pacifico e nella regione euro atlantica in cui devono avere un ruolo dominante. La cooperazione tra la Russia e la Cina lancia una sfida a questo ruolo. Le risorse e le tecnologie della Russia più l’enorme potenziale economico e la rapida crescita della Cina, sicuramente, creano un centro di forza pericoloso per gli USA.
Per il vero, secondo Alexey Arbatov, in Occidente veramente manca la lungimiranza strategica. Lo si vede, in particolare, nel fatto che molti esperti e politici esagerano il potenziale antioccidentale della collaborazione russo-cinese. La situazione oggettiva infatti spinge la Cina e la Russia ad una cooperazione economica più stretta, nonché ad una decisa difesa dei principi dell’ordine mondiale giusto, tra cui il principale è il primato del diritto internazionale. Ma non è il caso di parlare di un’alleanza militare, anche se gli analisti occidentali molto spesso pongono l’accento principale proprio sulla componente tecnico-militare del partenariato russo-cinese.
Secondo Alexey Arbatov, gli USA e le potenze occidentali non intendono tentare di fare la pressione sulla Russia e la Cina imponendo loro una nuova “corsa agli armamenti”. In questo senso lo scenario da guerra fredda non si ripeterà in modo diretto. Anche gli USA stessi non hanno risorse per affrontare una simile avventura. A quanto pare, si tratterà di un tentativo di costituire e di rafforzare alleanze antirusse ed anticinesi. Per esempio, verranno fatti tentativi di spingere l’Ue ad ulteriori sanzioni alla Russia. Gli USA porteranno avanti gli sforzi per l’utilizzo degli umori anticinesi nella regione asiatica del Pacifico. In questo senso gli USA hanno molta libertà di manovra, in considerazione dei complessi rapporti della Cina con paesi confinanti,- ritiene l’accademico. La Cina non è onnipotente nel senso di aiutare la Russia a far fronte alle sanzioni poiché anch’essa riceve molte tecnologie dall’Occidente e non intende riesportarle. Tuttavia la Russia e la Cina devono pensare agli interessi comuni, ad occupare degne posizioni nel mondo che cambia,- ha detto a conclusione l’accademico Arbatov.