martedì 2 settembre 2014

Corsi e ricorsi



Marco polo, il Milione:




De la moneta del Grande Kahn



Egli è vero che in questa città di Canbalu* è la tavola* del Grande Sire; e è ordinato in tal maniera che l'uomo
puote ben dire che 'l Grande Sire àe l'archimia perfettamente; e mosteròvilo incontanente.
Or sappiate ch'egli fa fare una cotal moneta com'io vi dirò. Egli fa prendere scorza d'un àlbore ch'à nome gelso
— èe l'àlbore le cui foglie mangiano li vermi che fanno la seta —, e cogliono la buccia sottile che è tra la buccia grossa
e 'l legno dentro, e di quella buccia fa fare carte come di bambagia; e sono tutte nere. Quando queste carte sono fatte
cosí, egli ne fa de le piccole, che vagliono una medaglia di tornesegli picculi, e l'altra vale uno tornesello, e l'altra vale
un grosso d'argento da Vinegia, e l'altra un mezzo, e l'altra 2 grossi, e l'altra 5, e l'altra 10, e l'altra un bisante d'oro, e
l'altra 2, e l'altra 3; e cosí va infino 10 bisanti. E tutte queste carte sono sugellate del sugello del Grande Sire, e ànne
fatte fare tante che tutto 'l tesoro (del mondo) n'appagherebbe. E quando queste carte sono fatte, egli ne fa fare tutti li
pagamenti e spendere per tutte le province e regni e terre ov'egli à segnoria; e nesuno gli osa refiutare, a pena della vita.
E sí vi dico che tutte le genti e regioni che sono sotto sua segnoria si pagano di questa moneta d'ogne
mercatantia di perle, d'oro, d'ariento, di pietre preziose e generalemente d'ogni altra cosa. E sí vi dico che la carta che si
mette (per) diece bisanti, no ne pesa uno; e sí vi dico che piú volte li mercatanti la cambiano questa moneta a perle e ad
oro e a altre cose care. E molte volte è regato al Grande Sire, per li mercatanti che vale 400.000 bisanti e 'l Grande Sire
fa tutto pagare di quelle carte, e li mercatanti le pigliano volentieri, perché le spe(n)dono per tutto il paese.
E molte volte fa bandire lo Gra(nde) Kane che ogni uomo ch'àe oro o ariento o perle o priete preziose o alcuna
altra cara cosa, incontanente l'abbi a porta[r]e a la tavala del Grande Sire, e egli le fa pagare di queste carte; e tanta
gliene viene di questa mercatantia che è uno miracolo.
E quando ad alcuno si rompe e guastasi alcuna di queste carte e egli vae a la tavola del Grande Sire,
incontanente gliele cambia e (ègli) data bella e nuova, ma sí gliene lascia 3 per 100. Ancora sappiate che se alcuno
vuole fare vasellamento d'ariento o cinture, e egli vae a la tavola del Grande Sire, dell'ariento del Grande Sire gliene dà
tanto quanto vuole per queste carte, secondo che si spendono. E questo è la ragione perché 'l Grande Sire dé avere piú
oro e piú ariento che niuno signore del mondo; e sí vi dico che tra tutti li signori del mondo non ànno tanta ricchezza
com'à 'l Grande Kane solo.

* Pechino
* La zecca