mercoledì 31 luglio 2013

"A CHI DOVREI TELEFONARE SE DESIDERASSI PARLARE CON L'EUROPA?"

Intervista allo scrittore Joao Lopes Marques fatta da Mario Queiroz

Liberamente tradotta da Luciano Lago

Agenzia Interpress Service

Fonte: http://www.ipsnoticias.net/2013/07/angela-merkel-es-la-que-decide-nuestro-destino/
 
A questa famosa domanda provocatoria  fatta alcuni anni addietro  dal segretario di stato USA Henry Kissinger, attualmente  risulta  possibile rispondere in modo ovvio:  alla tedesca Angela Merkel , a colei che ha la capacità di correggere i primi ministri dei governi  europei,  che neutralizza i capi di stato e che è l’unica che può trasferire di fatto  i poteri decisionali da Bruxelles a Berlino.

Una donna fredda, analitica ed ambiziosa  che è stata  dal 2005 la prima donna ad occupare il posto di cancelliere del suo paese.

Tutti i politici tedeschi (per primo il leader conservatore Helmut Kohl)  in passato  avevano sottovalutato  questa donna, figlia di un pastore protestante, laureata in fisica e chimica, cresciuta nella Repubblica Democratica Tedesca, con un passato di militante nella gioventù comunista.

Lo scrittore portoghese  Joao Lopes Marques  espone nelle  270 pagine del suo ultimo  libro, “il Piano  Merkel “, quella che definisce la vera storia della donna più potente del mondo, quella che decide il destino dei  popoli europei.      

L’Europa si trova davvero in guerra, economica innanzi tutto,  ma anche una guerra tra il nord ed il sud del continente,  una guerra che ha molto a vedere con  la cultura e con gli stili di vita dei  popoli europei.

Lo scrittore Joao Lopes Marques, licenziato in studi  internazionali e con una vasta esperienza in  studi europei, ricorda che la crisi finanziaria del 2008 ebbe l’effetto di spingere la Merkel  verso le decisioni  più invadenti  nella vita quotidiana di ciascun cittadino europeo e, di colpo, parole come  “diktat, uber alles, IV Reich” e ed altri fantasmi della storia tedesca, sono divenuti  i termini normali con cui si aprono i telegiornali nei vari paesi europei.

IPS: La Merkel  ha dato origine alle teorie di cospirazione più incredibili. Come è stato possibile?

Joao L. Marques. La Merkel è un personaggio totalmente atipico che ha fatto la transizione tra due mondi, il socialismo ed il capitalismo e che ha avuto una meteorica ascesa politica in occidente. Assolutamente inimmaginabile.

Arriva nel momento giusto con il profilo adeguato. Il cancelliere Helmut Kohl (1982/1998) aveva bisogno allora di avere con sé una giovane protestante della ex Germania est, per sviluppare la sua propaganda circa il consolidamento della riunificazione tedesca. Quello che accade  in pochi anni è talmente sorprendente che ci sono persone che sostengono che sia la figlia  Adolf Hitler ed un prodotto della CIA o perfino un extraterrestre.

Ovviamente non credo a nulla di tutto ciò, tuttavia si scorge un modello evidente nella sua azione politica: una grande americofilia a volte mascherata. L’Atlantik Brucke, un gruppo di pressione berlinese al quale appartiene il suo circolo più vicino, membro del Club di Bilderberg, una comunità di interessi dell’elite transatlantica.

IPS: quale è la cosa che più l’ha sorpresa del suo carattere?

Joao L. Marques. La stessa cosa che sorprende tutti gli altri autori che si concentrano in lei: la mancanza di una ideologia, di  visione e di coraggio,  la navigazione senza una bussola di valori.

Il suo “nord” trovasi soltanto nel denaro, nella sua prossima rielezione nel governo come leader della CDU (Unione Democratica di Centro) e di tutti i cittadini tedeschi.

Da lì nasce il soprannome “ cancelliere dell’ultima ora” : quella che rinvia ogni impegno all’ultimo minuto e fa concessioni che sono sempre molto timide. La gestione della crisi nell’eurozona dimostra tutto questo.

IPS: Come definirebbe la strategia attuale di affermazione del potere della Germania? L’Europa si trova in guerra come sostengono alcuni analisti?

Joao L. Marques. Iniziando dalla seconda parte della sua domanda, in una guerra che è principalmente economica, ma allo stesso tempo tra il nord ed il sud del continente, non sarà come la guerra dei trent’anni fra protestanti e cattolici ma certamente più che con la religione ha a che vedere con la cultura e gli stili di vita. La siesta pomeridiana, per esempio, è una abitudine giudicata moralmente scorretta.

Con l’obiettivo di salvare l’euro, la Germania si sente in diritto di “germanizzare” l’Europa. Alla Merkel piace pensare che un domani tutti gli europei dovranno parlare il tedesco almeno come seconda lingua.

Tuttavia la questione più importante è l’affermazione tedesca in tre pilastri:

-Primo guadagnare la battaglia per le esportazioni in particolare verso i paesi del gruppo Brics (Brasile,Russia, India, Cina,Sud Africa) che rappresentano il 50% del suo prodotto interno lordo.

-Secondo, approfittare della debolezza dei suoi vicini nella crisi per avere l’opportunità di riscrivere le regole di un nuovo ordine europeo.

-Terzo, disfarsi dei tabù più disdicevoli del dopoguerra quale quello di essere uno stato militarmente eunuco con divieto di produrre o esportare  armi, visto che attualmente la Germania è divenuto il terzo esportatore di armi mondiale dopo USA e Russia.

IPS: dopo otto anni al potere, la Merkel si prepara per il terzo mandato. Si intravede un delfino politico, il possibile principe ereditario di questo potere continentale?

Joao L. Marques. Da quello che si ricava dai suoi biografi da molti anni, si intuisce che alla Mekel piace esercitare il potere e vi  ha preso gusto anche troppo.

Non è una donna che ha dei figli che dipendano da lei e non ha neppure una sua famiglia, questa (la politica) è la sua professione per la vita. I suoi indici di popolarità l’aiutano, il suo valore nominale è  superiore a quello del partito ed è lei stessa che ha in pugno il partito.

Risulta un dato certo che vincerà nelle prossime elezioni del 22 Settembre e pertanto quello di un successore è un enigma. Si parla di Thomas De Maiziere, suo attuale ministro della Difesa che fu colui che la lanciò nell’agone politico  nel 1990, di Karl Theodor Guttenberg che dovette abbandonare nel 2011 l’incarico ministeriale per aver copiato una tesi di laurea.

Si parla anche di David Mc Allister, un ex ministro e presidente di Bassa Sassonia, figlio di scozzesi. Questo è visto dalla Merkel come un campione del libero mercato, un pragmatico con i piedi per terra come lei stessa.

IPS: quali tracce della RDT rimangono ancora e sopravvivono  nella Merkel?

Joao L.Marques. La gestione del silenzio tacito. Lei risponde soltanto a qualche cosa e mai con nero su bianco, quando già non ha alternativa a mantenere il silenzio.

Si veda ad esempio lo scandalo dello spionaggio svolto dagli USA in Europa.

La Merkel sa sempre molto di più di quello che dice. Lo stesso rispetto a tutto quello di cui è stata partecipe nella prima metà della sua vita (nella RDT). D’altra parte la sua mancanza di sensibilità nei valori, il fondamento ideologico del progetto europeo, quello che si sviluppò negli anni 50 ,precisamente per evitare una nuova guerra con la Germania. Di più l’indifferenza riguardo alla Storia. Con lei siamo entrati in una nuova era di fisica quantistica che era dopo tutto la sua specializzazione professionale.

Come secondo il principio dell’”incertezza”, di Werner Heisenberg, un fisico tedesco, secondo il quale un atomo scompare da un punto e non si sa dove può riapparire.

Con Merkel si è inaugurata la politica quantistica e  mai conosceremo integralmente quali siano le sue idee.

 

Joao L. Marques ha pubblicato in precedenza: “L’uomo che volevaessere Lindbergh”, “Terra Java”, “Liberiana”, “Scontro culturale”.