sabato 23 marzo 2013

La fiducia del popolo attraverso il diritto commerciale SPA

In questi giorni sta di nuovo girando lo spot dell'agenzia delle entrate che recita l'equazione che se tutti pagano le tasse i sevizi aumentano. Tralasciamo di commentare il messaggio truffaldino dello spot e cerchiamo di capire cosa è successo nel rapporto tra lo stato e il cittadino. Diciamo solo che con 97 miliardi l'anno che paghiamo solo di interessi ai "mercati" (usurai) per averci imposto l'euro truffa si potrebbero fare tante di quelle cose inimmaginabile (senza contare i 125 di MES altra truffa)

Lo stato dovrebbe essere l'ente pubblico per eccellenza, di diritto pubblico e sintetizzando al massimo, è quella struttura che si auto-costruisce un popolo per governarsi, difendersi, autodeterminarsi, svilupparsi, istruirsi e cosi via.

Con l'adozione del pensiero unico in economia del neoliberismo e della moneta debito, inspiegabilmente, tutte le altre teorie economiche di fatto non solo sono sparite, ma chiunque si azzardi a tirarle fuori passa per complottista, dittatore, utopista, pazzo ecc. Come se per tutte le scienze è prevista la ricerca e l'evoluzione, per il neoliberismo e la emissione monetaria a debito non è prevista nessuna evoluzione, salvo tecnicismo, come la moneta completamente digitale, che però servono solo a rinforzare il sistema cosi come è. Inserendo sempre di più il neoliberismo e la moneta debito tutta la macchina statale ha comunicato a seguire le leggi dell'economia. La vecchia storia dell'economia per l'uomo o l'uomo per l'economia di fatto è diventata realtà. Ancora certi personaggi di cui anche solo citare il nome viene il vomito, parlano di "fedeltà fiscale" che il cittadino deve avere nei confronti dello stato, peccato che la politica ha perso ormai da tempo la "fedeltà popolare" al suo mandato elettorale, al punto che il Movimento 5 Stelle sta mettendo in discussione l'azione del parlamentare senza vincolo di mandato.

Ora la mia riflessione è la seguente perché nei rapporti tra il cittadino e lo stato ci sono sempre più SPA (equitalia, aziende ASL, scuole azienda, ec) di diritto prettamente commerciale in cui l'unica logica e quella manageriale del profitto, mentre quando e lo stato che deve rispondere al cittadino c'è il diritto pubblico o la costituzione? Ci sarebbe a questo punto la voglia di trattare i parlamentari con il diritto commerciale, se produci e tutto funziona ti prendi la provvigione diversamente vai a casa. Il neoliberismo, e la moneta debito, in qualsiasi nazione sia stato adottato ha solo distrutto tutto dall'apparato statale all'economia, dall'istruzione, al sistema sociale, non sono favole basta andare a vedere cosa è stata l'argentina, cosa è l'Indonesia, cosa è l'America cosa sta succedendo in Europa. Quando lo stato va finire in mano ai privati questi non fanno l'interesse sociale ma solo il proprio profitto, non ci vuole molto a capirlo però la propaganda delle liberalizzazioni ancora va avanti che dice : "Tutto ciò che è stato funziona male ed è sperpero, tutto ciò che è privato è una meraviglia". Naturalmente la verità come sempre sta al centro, e si sa che ci sono eccellenze nello stato ma la cultura SPA neoliberista fa di tutto per far funzionare male anche quel che c'è di buono.

Ci sono multinazionali che come organizzazione e come fatturato sono delle potenze internazionali superiori a molti stati messi insieme, ed è chiaro che queste non possono confrontarsi con degli stati che ancora hanno nel loro ordinamento rimasugli di socialismo, comunismo, nazionalismo ecc. Queste scorie vanno rimosse affinché il neoliberismo abbia la sua piena espansione ecco perché la macchina della comunità europea ha imposto i trattati di Maastricht, Lisbona e MES, proprio per trasformare gli stati in enti commerciali con cui parlare la stessa lingua, da li nasce anche l'imposizione del fiscal compact.

Gli stati come l'Italia che non hanno una solida "cultura nazionale" distrutta scientificamente anche da una certa finta sinistra che per anni ci ha parlato di "paese" e non di nazione sono diventi delle SPA. Si comincia dall'energia, poi i trasporti, poi la sanità, poi l'acqua, via via finche tutto lo stato diventi una SPA di diritto commerciale. Si sa che nel diritto commerciale esisti solo se produci e vendi diversamente sei morto. Non esiste più una cultura filosofica che determina le linee guida di uno stato, ma solo un economia di bilancio gestita dai banchieri che gestisce tutto il resto. Se la fiducia del cittadino verso il suo stato deve passare per le leggi commerciali di una SPA non spiega come la fiducia dello stato debba invece essere di diritto pubblico. 
  Giuseppe Turrisi