mercoledì 27 marzo 2013

Analisi su signoraggio, giudeofobia e varie ideologie

Cari/e signori/e, altro che "superamento degli steccati ideologici" qui rispunta continuamente la divisione in "noi" e "loro" dove "l'altro" è sempre "inferiore", "retropensante", "subumano", "criminale", etc. etc. insomma il "vezzo" di criticare, attaccare, demonizzare la persona, non le sue idee e/od azioni.
Appare in tutta la sua evidente concretezza l'immagine, come giustamente scriveva Jean-François Revel che "L'ideologia è quella brutta bestia che pensa al posto tuo".

Ma non è questo l'unico problema dell'eterna "logomachia" ("guerra delle parole", in greco) di cui molti sono vittime, spesso inconsapevoli, ma a volte anche carnefici (qui dubito della buona fede di tutti): viene proposta un'altra associazione mentale di tipo discriminante, "il potere agli ebrei" la quale ha poco senso poichè la categoria "ebreo" è di tipo religioso quindi non è pensabile che un vero religioso pensi al potere. Infatti di quelli che ricevono l'iniziazione (che per i cristiani sarebbe il battesimo, come la circoncisione è per gli ebrei) ma poi NON praticano i "sacramenti", si dovrebbe più correttamente parlare di "laico". Parimenti non si può correttamente utilizzare il termine "semita" (ed il suo negato "anti-semita") in quanto non si può individuare un obiettivo caratteristico di una categoria genetica, razziale.
Quello che si dovrebbe, a mio modesto parere, utilizzare è il termine "sionista" che rappresenta una precisa ideologia, in quanto i sionisti hanno un piano politico di dominio del "resto del mondo", in odio a tutti quelli che sionisti NON sono (la radice etimologica è "senà" cioè "odio universale").

Penso, sempre a mio modesto parere, che i concetti impliciti nelle frasi “Il tao che si può dire non è il vero Tao” (chi può descrivere Dio? ovviamente nessun vivo) e “Se incontri il buddha sulla tua strada, uccidilo” (è equivalente all'uscita dal complesso di Edipo, cioè l'uccisione del padre: l'adolescente diventa adulto qualdo i genitori non sono più dei superiori ma degli aventi pari dignità).

Infine noto un altro tic culturale di Zamboni cioè l'associazione "perversa" tra lotta al signoraggio e fascismo (o, come gli piace dire, socialismo-nazionale ovvero nazional-socialismo=nazismo). Ebbene qui le citazioni che mi corre obbligo ripetere sono di Ennio Flaiano "Ci sono due tipi di fascisti: i fascisti e gli antifascisti" e poi il motivo ispiratore di un'antica associazione socio-culturale, mi sembra si chiamasse (se mi aiuta la memoria...) "Accademia della Libertà" la quale affermava con forza e sempre "Qualunque partito che non abbia al primo posto nel suo programma politico la SOVRANITA' MONETARIA ti sta fottendo" 
Ma nessuno, forse, la ricorda più altrimenti il buon Zamboni sarebbe stato suonato come una "zambogna" (ovviamente in senso metaforico) da una pletora dei componenti di codesta associazione... non è vero?!
Tanti saluti a tutti
AlexFocus