sabato 28 aprile 2012

CARO SINDACO di Andrea Rossi

Egregio Sig. Sindaco,
come le è noto, da 2 anni sto portando avanti un procedimento penale contro 2 banche indagate di usura.
Il 20 ottobre 2010 si è chiuso l’incidente probatorio dove sono state eseguite due tipologie di calcolo, una in base alla legge 108/96 e l’altra in base alla circolare della Banca d’Italia s.p.a. . 
Faccio notare che nel procedimento penale, per il calcolo del tasso d’interesse non viene considerato l’effetto dell’anatocismo, che con il passare del tempo provoca dei costi spaventosi per qualsiasi azienda che rispetta le regole. In allegato trasmetto le conclusioni dell’incidente probatorio.
Dalla perizia si evidenzia la differenza che emerge tra il calcolo del tasso d’interesse tra la legge 108/96 e le direttive impartite dalla Banca d’Italia s.p.a., una differenza enorme che invece di aiutare le aziende in difficoltà le costringe a chiudere, lasciando a casa numerose famiglie.
Per fare un esempio di quanto rubano le banche espongo le seguenti: sulla base alle direttive della Banca d’Italia risulta un superamento del tasso soglia di usura che provoca una mancanza di denaro di 250,00 Euro; gli stessi conti correnti, controllare in base alla legge 108/96 mi mancano circa € 12.000,00.
La differenza appare di tutta evidenza enorme ed inaccettabile in uno stato di diritto. 
Essendo esponente di alcune associazioni che lottano in silenzio, perché è vietato parlare ai giornali di usura bancaria, ho toccato con mano di migliaia di sentenze di molti tribunali che condannano le banche a risarcire il mal tolto.
Ci sono tantissimi imprenditori che dopo aver fatto controllare i conti corrente hanno recuperato somme dell’ordine di € 500.000,00, € 800.000,00 e anche oltre 1 milione di Euro. Nel frattempo sono stati fatti fallire per debiti inesistenti ed i dipendenti licenziati ed in cerca di un altro lavoro che non c’é!
Nel procedimento penale che mi riguarda, non interessa se la Procura della Repubblica di Perugia richiederà l’archiviazione anche dopo aver assunto la prova oggettiva del reato, ma non il dolo.
Ciò che rimane gravissimo è sapere che il sistema finanziario, in maniera nascosta, sottrae tantissimi soldi dai conti correnti di tutti i cittadini, ed a questo punto c’è il sospetto che anche nei conti correnti delle pubbliche amministrazioni -Comuni, Province, Regioni e Ministeri dello Stato Italiano vengono calcolati interessi usurari, quindi sicuramente i conti dei sono gravati da interessi d’usura e di anatocismo. 
In questi anni, cercando di capire come funziona il sistema finanziario, sono venuto a conoscenza della madre di tutte le truffe: il signoraggio . 
Negli ultimi 20 anni ci sono stati molti professori universitari i quali, pur boicottati in ogni modo, ci hanno fatto aprire gli occhi. 
Vorrei anche qui portarle un esempio comprensibile a tutti: in un’isola deserta, dopo un naufragio si salvano 6 persone. Ad un certo punto il più truffaldino dice “io faccio il banchiere” e gli altri contenti perché così sapranno dove prendere i soldi. Il truffaldino stampa 50 soldi e presta 10 soldi ciascuno e chiede in cambio gli interessi. Domanda: come fanno le 5 persone a rimborsare il capitale più gli interessi se nell’isola non esistono soldi per pagare gli interessi?. 
Considerando che l’isola rappresenta l’Europa, il truffaldino è la BCE e le persone sono gli stati europei, questa è la dimostrazione che uno stato non si può indebitare con i privati, perché genera un debito che è matematicamente impossibile da rimborsare. 
Le banche non vogliono indietro il capitale, solo gli interessi, ma pagare solo gli interessi significa comunque sottrarre tutto il capitale a disposizione fino a vendere i beni di uno stato. 
Io e tantissime altre persone che hanno scoperto questa truffa che viola i diritti umani, non siamo disposti neanche a pensare che i banchieri sono “ladri legalizzati”, è inaccettabile in uno stato di diritto come ricorda in ogni momento il Presidente della Repubblica.
Per questi motivi sopra citati ritengo che pagare le tasse ed ogni bollettino che incassa un’amministrazione pubblica sia come finanziare la più grossa organizzazione criminale che esiste sulla faccia della terra.
I veri parassiti della società, a mio avviso, sono tutti quei rappresentanti delle istituzioni che hanno il dovere ed il potere di affrontare questo problema e di riportare la vera sovranità al popolo e non lo fanno.
Considerato tutto quanto esposto, ritengo sia doveroso e opportuno che anche codesta amministrazione faccia controllare i propri conti bancari in riferimento alla legge 108/96 e qualora venissero riscontrati abusi bancari, chiedere la restituzione del mal tolto e procedere con la denuncia-querela verso gli istituti di credito truffaldini.
Oramai le persone oneste si sono stancate di pagare e basta! 
Con la scoperta di questa grandissima truffa in violazione dei diritti umani da parte del sistema finanziario nazionale, ritengo che sia doveroso mettere al corrente tutti i cittadini e chiedere di far controllare i conti correnti dei comuni, province e regioni per non rendere vane le tasse che si pagano con enormi sacrifici.
In riferimento all’assemblea organizzata dal PD il 2 marzo presso la sala comunale con il tema “la mafia in Umbria”, i problemi trattati li ho vissuti ed denunciati già nel 2004-2005, ma nessuno mi ha prestato attenzione fino a quando non sono riuscito ad avviare i procedimenti penali contro le banche.
La concorrenza sleale mi ha creato il problema di liquidità e l’usura bancaria mi ha inferto la mazzata finale.
Del resto, scoprendo un sistema bancario che ruba tantissimi soldi in maniera occulta, l’anomalo apparivo io che volevo costruire un’azienda nel rispetto delle regole!!!!
In allegato trasmetto le denunce del 2006, la conclusione dell’incidente probatorio, la legge 108/96 aggiornata e la L. 44/99 che all’art. 18 ter prevede interventi da parte degli Enti locali al fine di prevenire e tutelare le attività economiche.
Concludendo voglio informarla che sono tra i soci fondatori di un’associazione e responsabile per la Regione Umbria della “RETE NAZIONALE ANTIUSURA ONLUS”, formata da tecnici esperti in contabilità bancaria, avvocati esperti in diritto bancario e vittime di usura bancaria disposti a tutelare i diritti delle persone e se richiesto anche dagli enti.
Spero che questo mio accorato appello venga tenuto in considerazione.
Distinti saluti
Andrea Rossi


In allegato: 
- denunce del 2006;
- Conclusioni incidente probatorio;
- Legge 108/96 aggiornata;
- Legge 44/99 agiornata.